Incendio a Cesate: completata la bonifica, bruciati 3,3 ettari di bosco

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Incendio a Cesate: completata la bonifica, bruciati 3,3 ettari di bosco

By ComunicazioneIn News20th agosto, 2025

Si è conclusa nella serata di martedì 19 agosto l’emergenza legata all’incendio che ha colpito il Parco delle Groane e della Brughiera Briantea nel territorio di Cesate. Alle 20 è arrivata la comunicazione ufficiale alla centrale operativa di Curno: le operazioni di bonifica sono terminate e il fronte del fuoco è stato definitivamente spento.

Le fiamme, divampate sabato pomeriggio, hanno interessato complessivamente 3,3 ettari di bosco e vegetazione, una superficie pari a oltre quattro campi da calcio e mezzo. L’intervento è stato lungo e complesso: i volontari hanno lavorato senza sosta per contenere le fiamme e mettere in sicurezza l’area, minacciata dalla presenza di braci e focolai sotterranei che avrebbero potuto riaccendere l’incendio.

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Complessivamente il Parco ha mobilitato 30 volontari. Nei primi tre giorni sono state impegnate 25 persone, affiancate da mezzi e squadre specializzate. Nella giornata di ieri, martedì, si è resa necessaria una nuova uscita con cinque volontari e tre mezzi antincendio boschivo, per affrontare la ripresa di fumarole intense e braci che comportavano un alto rischio di riattivazione del fuoco. Ieri sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Saronno.

La pioggia caduta nella notte tra martedì e mercoledì e prevista anche nelle prossime ore dovrebbe scongiurare ulteriori riprese.

La conclusione positiva dell’operazione rappresenta un importante risultato per il sistema di prevenzione e contrasto agli incendi boschivi del Parco, frutto dell’impegno dei volontari e della collaborazione con le strutture regionali di protezione civile.

Di seguito pubblichiamo qui un interessante video del Parco del Ticino con Fulvio Caronni, tecnico forestale responsabile del settore Vegetazione e Boschi al Ticino, ma da tanti anni anche nostro volontario Aib che parla dei fenomeni climatici che attaccano i boschi.

Ricordiamo infine che in Italia, un terreno percorso da incendio, sia esso boschivo o pascolivo, è soggetto a vincoli specifici previsti dalla legge 353/2000. Questi vincoli, volti a prevenire la speculazione edilizia e proteggere l’ambiente, vietano per un certo periodo di tempo la modifica della destinazione d’uso del terreno e altre attività.

In dettaglio, ecco cosa prevede la legge:

  • Divieto di modifica della destinazione d’uso:

Per almeno 15 anni, le zone boscate e pascolive percorse dal fuoco non possono essere destinate ad un uso diverso da quello precedente all’incendio, ad esempio non possono diventare edificabili.

  • Divieto di edificazione:

Per 10 anni è vietata la costruzione di edifici, strutture e infrastrutture destinate ad insediamenti civili e attività produttive, salvo che per opere pubbliche necessarie alla salvaguardia della pubblica incolumità.

  • Divieto di pascolo e caccia:

Per 10 anni sono vietati il pascolo e la caccia nelle aree incendiate.

  • Divieto di rimboschimento e ingegneria ambientale con fondi pubblici:

Per 5 anni sono vietate le attività di rimboschimento e ingegneria ambientale finanziate con fondi pubblici, salvo specifiche deroghe.

  • Obbligo di menzione del vincolo:

In tutti gli atti di compravendita di aree e immobili situati nelle zone incendiate, stipulati entro 15 anni dall’evento, deve essere espressamente richiamato il vincolo di cui sopra, pena la nullità dell’atto.

 

In sintesi, il vincolo su un terreno dopo un incendio mira a tutelare l’ambiente e a scoraggiare la realizzazione di incendi dolosi per fini speculativi.


Sito ufficiale del
Parco delle Groane

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